Esistono le ricette “di testa” e le ricette “di cuore”. Per me. Le ricette di testa sono ricette perfette, impeccabili, quadrate, pesate, tecniche, precise. Con procedimenti dettagliati e schematici. Il risultato? Se ben eseguita, hai raggiunto l’equilibrio. In cucina ma soprattutto in pasticceria, raggiungere l’equilibrio è difficile e molto ambizioso. Per cui, se lo si raggiunge, possiamo considerarci soddisfatti. Poi ci sono le ricette di cuore. Non hanno pesi né misure, non hanno procedimenti tecnici, strumenti sofisticati, ingredienti ricercati. Il più delle volte sono fatte da “un pò di questo, un pizzico di quest’altro, un cucchiaio di quell’altro”. Cosa ne avremo? Magari un risultato un pò bruttino ed impreciso. Ma poi lo assaggi e ti si apre il cuore. Questa crostata è LA ricetta di cuore. E’ la ricetta della crostata di mia nonna. Quella che mi prepara da quando ero piccola. Quella che le viene sempre uguale. E guai a cambiare qualcosa. Lei non segue nessun procedimento tecnico. Non mescola farina e burro per ottenere un composto bricioloso che strutturerà la frolla. Non usa uova a temperatura ambiente, il sale lo prende a pizzichi. Gli aromi sono quelli che trova in casa al momento. Poi ne assaggi una fetta e conosci la sua storia. Conosci la storia di una donna forte che ha combattuto senza mai mollare. Che non ha fatto corsi, letto libri ed imparato la tecnica. Lei cucina di cuore. E tutto quello che cucina ne ha il sapore.
- 200 G DI ZUCCHERO
- 200 G DI BURRO
- 500 G DI FARINA
- 3 UOVA
- UN PIZZICO DI SALE
- UNA BUSTINA DI VANILLINA
- LA BUCCIA DI MEZZO LIMONE GRATTUGIATA
- UNA BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
- "UNA PRESA" DI MARSALA ALL'UOVO (in mancanza va bene anche un altro liquore)
- MARMELLATA Q.B.
- Mescolare gli ingredienti per la pasta frolla. Far riposare in frigo 30 minuti.
- Nel frattempo accendere il forno a 180°C.
- Stendere la frolla nella teglia, farcirla di marmellata, e ricoprire con le strisce di pasta.
- Cuocere in forno fino a doratura della frolla.
Ho avuto spesso il piacere di assaggiare la cucina della nonna Virginia e, ogni volta che il primo boccone fa capolino sulle mie papille gustative, l’impulso elettrico che il mio cervello riceve, è rielaborato in un sapore ancestrale, senza tempo, “classico” nella migliore accezione del termine. Come quel film che conosci a memoria che rivedi sempre e comunque volentieri, anche dieci volte!
Nella crostata da te preparata e che ho assaggiato, ho riprovato questa sensazione. Nonna Virginia ha seminato bene e tu ne hai raccolto il testimone: una crostata fatta di amore, rispetto e tanta ammirazione che si “sente” e si addenta con un sorriso e gli occhi socchiusi…uhmmmm…
Le tue parole non possono che farmi piacere. Grazie di cuore!