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Willy Wonka sarebbe fiero di me

Willy Wonka sarebbe fiero di me

C’era una volta Willy Wonka. C’era e c’è. Perché per me Willy Wonka è un mito e non è solo un film di Natale. Per me Willy Wonka è tutto l’anno. Con tutti i rispetti per la rielaborazione di Tim Burton, ma la versione originale…

Crostata di cuore

Crostata di cuore

Esistono le ricette “di testa” e le ricette “di cuore”. Per me. Le ricette di testa sono ricette perfette, impeccabili, quadrate, pesate, tecniche, precise. Con procedimenti dettagliati e schematici. Il risultato? Se ben eseguita, hai raggiunto l’equilibrio. In cucina ma soprattutto in pasticceria, raggiungere l’equilibrio…

Storia di una ladra di panini all’olio

Storia di una ladra di panini all’olio

Se immagino una versione bambina di me, mangio sempre un panino. Non riesco a separare le due cose. Io e il panino. Una storia d’amore che vive tutt’oggi. Ricordo le mie file in salumeria per prepararmi li panino da mangiare a scuola. Uscita da scuola, mi fiondavo a danza. Fame. Voglio un panino. Dopo danza, a casa, cena. Panino. Mangiavo anche altro poi. Adoravo la rosetta ed il panino all’olio. Ma mentre la rosetta chiamava “mortadella”, il panino all’olio non chiamava niente. (altro…)

Granola home made

Granola home made

Ossia “guida su come autoprodursi i cereali per la colazione a casa“. Per chi non la conoscesse, la granola è un agglomerato sgranocchioso composto da un mix di semi, cereali e frutta secca, mescolati e caramellati e successivamente tostati in forno. Detta così già fa fame.…

Le regole vanno rispettate

Le regole vanno rispettate

Li chiamano i “terrible two”. Ma scommetto che le mamme dei bimbi di tre saranno d’accordo nel chiamarli “terrible three”. E anche “terrible four”. Diciamoci la verità: si tratta di un triennio particolare per i bimbi, dove con il NO e con il capriccio, cercano di…

Pane senza impasto

Pane senza impasto

Va così. Nell’era del “vado di fretta, non ho tempo, non ce la faccio, non mi ricordo la ricetta”, hanno successo le ricette del “senza”. Senza uova perché mi scadono e non le mangio spesso; senza latte, perché non avrei motivo di comprarlo se nessuno a casa lo beve;  senza impasto, perché con tutti gli esaurimenti giornalieri – porta il figlio, prendi il figlio, carica lavatrice, stendi panni, passa aspirapolvere – figurati se mi metto anche ad impastare. Ecco perché adesso il “senza” funziona. (altro…)